giovedì 28 febbraio 2008

Napoli COMICON attacca e Lucca Comics & Games risponde. Ma senza convincere

Foto di Carlo Cianti

E' proprio vero. Una rondine non fa primavera. La bella stagione del fumetto e del cinema d'animazione, a Lucca, è stata annunciata legittimamente con entusiasmo. Giusto il tempo di permettere i consuenti lanci d'agenzia e zac!, arrivano le prime reazioni. Immediate e taglienti. Anch'esse comunque legittime. A storcere il naso (e forse qualcosa di più) è lo staff di Napoli COMICON, che lamenta l'accavallamento di date tra le celebrazioni del decimo anniversario della manifestazione a Castel Sant’Elmo e la prima edizione del festival Lucca Animation. Il j'accuse di COMICON ha costretto Lucca a una risposta. Che c'è stata. Seppur debole e non convincente. Ma non è certo questo il problema. Ora più che in passato occorre essere attenti. E' necessario guardarsi attorno. E costruire, dialogare, collaborare.

di eventi legati al fumetto, in Italia, ce ne sono tanti. E saranno sempre di più. Continuano a crescere, quantitativamente e qualitativamente. Basta guardare BilBOlbul, il festival internazionale del fumetto che si terrà a Bologna dal 5 al 9 marzo. E' solo alla sua seconda edizione ma presenta un calendario ricco e ben calibrato. Un menù di appuntamenti e incontri e dibattiti che appagherà senz'altro anche i palati più esigenti. In definitiva sembra che lassù a Bologna si farà della cultura. Cultura a fumetti.

Di fronte alla crescita di eventi come quello del giovanissimo e fresco BilBOlbul di Bologna, dove tutto è in mano all'associazione culturale Hamelin, non si può che gioire. E questo dovrebbe far riflettere le altre piazze. Anche quelle storiche come Lucca. Città con un passato ricco di storia -anche se a tratti tormentata- in cui esistono le competenze e le opportunità necessarie per fortificare quel ruolo vi vetrina internazionale già riconosciuto in tutto il mondo.

Forse il problema è il tempo. Il tempo che è causa di mutamenti. E a volte essere solo una buona vetrina non basta. Occorre proporre, discutere, approfondire. Per dirla con poche parole è necessario fare cultura. Ed è proprio su questo punto che si sta investendo. A Lucca come altrove. E siccome di coincidenze, sovrapposizioni di date e riproposizione di mostre o incontri ce ne sono e ce ne saranno in futuro, non sorprende che stavolta siano state mosse pesanti accuse. Non sorprende perché la controparte è Lucca. La Lucca dei comics e dei games. La Lucca novembrina. Ed è giusto così. Perché chi è forte fa sempre un po' più paura degli altri.

Però qualcosa in più si poteva fare. E non è certo un problema di telefonate, fatte o ricevute che siano. La tempestività della risposta arrivata da Napoli e la conseguente reazione scritta fa pensare che forse nei pressi di Castel Sant’Elmo già si sapesse cosa stava accadendo a Lucca. Che per sua natura è una città che non sa mantenere i segreti. E il problema non credo sia soltanto quello delle date. Ma ciò che davvero si potrebbe (e dovrebbe) fare è andare oltre. Magari facendo quello che Gianfranco Goria di afNews ha ricordato lanciando la notizia. Cioè "insediare un collaborativo e pacifico coordinamento nazionale dei saloni del fumetto italiani". Goria conserva ancora quel sito vecchio e un po' grezzo della Rete Nazionale Mostre e Saloni. Una volta ospitato dall'Anonima Fumetti e ora da lui conservato. Un omaggio alla memoria.

Nell'attesa che qualcuno si attivi di nuovo per mettere insieme tutte le realtà nazionali (evitando in questo modo i problemi così ben evidenti in quest'ultima diatriba tra Napoli e Lucca) stupisce quanta poca forza ci sia stata nella risposta arrivata attesissima in giornata dalla srl. D'accordo, quelli di Lucca Comics & Games promettono che l'anno prossimo evitaranno incroci pericolosi di programmazione. O almeno cercheranno di farlo. Ma poi s'incartano in giustificazioni poco plausibili sul debole collegamento tra fumetto e cinema d'animazione. Ma come? Solo ventiquattrore prima, durante la conferenza stampa di presentazione di Lucca Animation, tutti (amministratori e organizzatori) hanno ribadito l'importanza del legame tra Lucca e i fumetti. Attribuendo poi a Lucca Animation un ruolo determinante nella programmazione culturale di quella stessa città, la "capitale del fumetto". Hanno detto che il festival internazionale del cinema d'animazione andrà a colmare quel grande buco nero che aveva reso il salone dei fumetti tanto celebre in passato.

A volte comics, games e animation sono per Lucca una cosa sola. Altre volte (come in questo caso) "l’animazione d’autore, l’unica di cui Lucca Animation si occuperà, non ha nulla a che fare col fumetto". Vabbé, prendiamo atto. Basta decidersi. Forse sarebbe stato meglio giustificarsi dicendo semplicemente che una volta archiviate le elezioni, quello del 25 aprile era il primo ponte utile e disponibile per organizzare un evento di tale portata. E nessuno avrebbe avuto da ridire.

Articolo scritto per Lo Schermo.

Approfondimenti
L'accusa di Napoli COMICON
La risposta di Lucca Comics & Games

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