venerdì 28 marzo 2008

"Sangue in Algeria", di Gianluca Costantini

Una sezione della locandina della mostra
"Sangue in Algeria", di Gianluca Costantini


Dopo Andrea Bruno e Marco Corona (intervistati per Exibart da Alessio Trabacchini), la Galleria Miomao di Perugia (c.so Cavour 120) inaugura domani (ore 17) la sua terza mostra: "Sangue in Algeria". Il protagonista, stavolta, è Gianluca Costantini. Sempre domani, ma alle ore 11.30, presso la Libreria di via Oberdan (Perugia) lo stesso Costantini presenterà il libro "Diario di un qualunquista" (evento realizzato in collaborazione con l'associazione culturale Mirada di Ravenna) durante l'incontro "Fumetto, arte, politica". Oltre all'autore interverranno Fausto Proietti (Università degli studi di Perugia), Elettra Stamboulis (Associazione culturale Mirada) e Alberto Zanchetta (critico d’arte). "Purtroppo la galleria, nel mondo del fumetto, è un tema spinoso”, commenta la titolare di Miomao Maria Cristina Maiocchi. “È vero, esiste la vendita di originali. Ma non è regolamentata. Un fatto, questo, che non avvantaggia nessuno. Né gli autori stessi né il fumetto come forma d'arte". Un tema delicato e complesso che merita di essere discusso. Appassionati e professionisti del settore possono leggere su Exibart l'articolo in cui si presenta il progetto della galleria ("Arte contemporanea del fumetto") e discuterne, se lo desiderate, su questo blog. (g.t.)

Info e comunicato stampa

Gianluca Costantini
SANGUE IN ALGERIA
29 marzo-24 maggio
Inaugurazione: 29 marzo, ore 17
Interviene la prof.ssa Anna Baldinetti (docente di Storia dei paesi afroasiatici, Università di Perugia). Presente anche Gianluca Costantini.

La galleria Miomao ospita una nuova tappa del progetto "Political Comics" di Gianluca Costantini, poliedrico fumettista ravennate e coordinatore del festival Komikazen. L’Algeria e il suo sangue: protagonisti, luoghi, eventi fissati in quadri di parole e immagini, in cui l’immediatezza telegrafica del segno e la linea decorativa del lettering si sposano nell’immediatezza, emotiva e giornalistica, della notizia figurata. Un importante capitolo della nostra storia, della storia di tutti, è prosciugato in linee guizzanti bruciate nel campo bianco della pagina, in frasi che trattengono, nella concisione dell’epigramma, nuclei di verità altrimenti dispersi. Tra poesia e giornalismo. Ma in sequenza: un altro modo di pensare il fumetto, di guardare la storia. Da dentro.

Dicono del progetto
"Che cosa succede alle immagini quando passa il tempo? È sull’effetto dello scorrere del tempo che Costantini si interroga indirettamente, rifacendo con tratto sintetico le foto del conflitto d’Algeria. L’Algeria si costruì con le parole, con il sangue di cui al titolo, ma anche con la truffa, il boicottaggio, i così vituperati bombaroli che anche allora erano donne, a volte attrici note, altre volte semplici studentesse. Chiunque poteva diventare un terrorista o un futuro eroe della patria. Chi legge poi la Storia? L’etichetta dell’azione cambia con il mutare delle stagioni. E quello che venne poi è Storia per pochi. Costantini gioca spesso in modo casuale e non filologico con la Storia, usa un metodo Burroughsiano nello scegliere le parole, cioè non le sceglie, ma esse si poggiano con la dura legge del caso sul foglio. Hanno la forza dell’essere vere, ma allo stesso tempo, essendo decontestualizzate e senza cornice, denunciano il loro essere plastilina nelle mani di chi le usa. E del tempo."
Presentazione di Elettra Stamboulis
"Parlando del lavoro di Joe Sacco (Palestina), Art Spiegelman disse: 'in un mondo dove Photoshop non permette più di distinguere il fotografo dal bugiardo, permettiamo agli artisti di ritornare alla loro funzione iniziale: il reportage'. Gianluca Costantini in questa serie di disegni fa di più. Molto di più. Trasforma le foto, il 'reportage fotografico', attraverso un lavoro di memoria e di reinvenzione e riscrive i disegni tracciando delle didascalie che sono parte integrante del disegno stesso, in un motto di ribellione contro il verbo 'leggere' applicato al fumetto. Fa scoppiare le nuvolette e ci fa entrare nella storia a lungo occultata della guerra di liberazione algerina, con sequenze al confine fra il fumetto inteso come tracciato dai contorni netti, la miniatura nella non-riconoscibilità-riconoscibilità dei personaggi, la calligrafia, arte islamica per eccellenza e l’omogeneità delle icone dell’arte sacra."
Tahar Lamri, dall’introduzione del catalogo "Sangue in Algeria"
Bio
Gianluca Costantini (1971) vive e lavora a Ravenna. Figura di artista eclettico e impegnato inedita nel panorama italiano, è anche curatore di mostre (con l’associazione Mirada ha curato, tre le altre, le esposizioni di Joe Sacco e Marjane Satrapi e il Festival Komikazen) e direttore artistico di riviste (“InguineMAH!gazine”) e collane editoriali (“Illustorie” di Fernandel). Collabora con L’Associazione Kufia per il progetto «100 disegnatori per la Palestina». Pubblica i suoi fumetti su “Hardcomics” (Romania), “Babel” (Grecia) e “WW3” (Stati Uniti). Tutta la sua produzione è visibile sul suo sito personale e sul blog del progetto politicalcomic.

Galleria Miomao
c.so Cavour 120, Perugia
www.miomao.net
Info 347.7831708 info@miomao.net

CATALOGO disponibile in galleria
Gianluca Costantini - Sangue in Algeria (n. 3)
cm.17,5x11 - 40 pp. spillato, monocromia
300 copie numerate
euro 15

Per l’occasione, l’artista ha realizzato una serigrafia a tiratura limitata (n. 3 della collana "Sequenze" della galleria Miomao)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi piacciono le preziose informazioni che offriremo ai tuoi articoli. Posso memorizzare le laquintastanza.blogspot.ru e il mio test di bambini fino qui in genere. Sono leggermente positivo che stanno per essere informato un bel po 'di cose nuove qui di chiunque altro!