Ebbene, con il cuore spezzato dalla delusione ho deciso di sospendere per il momento il post nel quale io e Anna Benedetto abbiamo analizzato alcune determine e delibere che riguardano il Museo del Fumetto di Lucca.
L'ho fatto perché stimolato dal ragionevole dubbio d'esser diventato strumento di un meccanismo che va ben al di là della gestione amministrativa e culturale del Museo in questi ultimi anni. Fino a quando non avrò maturato la consapevolezza di ciò che realmente è accaduto -e sta accadendo- il post resterà sospeso. Ma quelli che vorranno proseguire la discussione -che altrove, al di fuori di Lucca, si sposta legittimamente più sui contenuti culturali- saranno liberi di farlo inviando il loro intervento a questo indirizzo e-mail (compresi i protagonisti della vicenda, cui non sarà certo negato di parlare).
Il blog è -e resta- uno strumento personale e di raccordo ad altre fonti in cui sono pubblicati articoli critici e di recensione a volumi, riviste, mostre ed eventi legati al mondo del fumetto. Come tale non deve essere strumentalizzato. Non voglio che accada.
Lascerò per il momento -seppur con alcune riserve- gli articoli apparsi sui quotidiani locali. Compreso quello del consigliere comunale Alessandro Tambellini, che avendo ricoperto questo ruolo anche nella legislatura precedente sicuramente è a conoscenza della situazione politica, amministrativa e gestionale.
Per tutto il popolo non lucchese pubblicherò, appena ne avrò l'occasione, gli articoli apparsi sui quotidiani locali. Giusto perché possiate farvi un'idea di ciò che si muove in città. Per quel che mi riguarda vince la delusione. Deluso sono, deluso resto. Che la politica faccia il suo corso, qualunque sia la sua destinazine. E salviamo quell'arte minore che è l'arte del fumetto.
L'ho fatto perché stimolato dal ragionevole dubbio d'esser diventato strumento di un meccanismo che va ben al di là della gestione amministrativa e culturale del Museo in questi ultimi anni. Fino a quando non avrò maturato la consapevolezza di ciò che realmente è accaduto -e sta accadendo- il post resterà sospeso. Ma quelli che vorranno proseguire la discussione -che altrove, al di fuori di Lucca, si sposta legittimamente più sui contenuti culturali- saranno liberi di farlo inviando il loro intervento a questo indirizzo e-mail (compresi i protagonisti della vicenda, cui non sarà certo negato di parlare).
Il blog è -e resta- uno strumento personale e di raccordo ad altre fonti in cui sono pubblicati articoli critici e di recensione a volumi, riviste, mostre ed eventi legati al mondo del fumetto. Come tale non deve essere strumentalizzato. Non voglio che accada.
Lascerò per il momento -seppur con alcune riserve- gli articoli apparsi sui quotidiani locali. Compreso quello del consigliere comunale Alessandro Tambellini, che avendo ricoperto questo ruolo anche nella legislatura precedente sicuramente è a conoscenza della situazione politica, amministrativa e gestionale.
Per tutto il popolo non lucchese pubblicherò, appena ne avrò l'occasione, gli articoli apparsi sui quotidiani locali. Giusto perché possiate farvi un'idea di ciò che si muove in città. Per quel che mi riguarda vince la delusione. Deluso sono, deluso resto. Che la politica faccia il suo corso, qualunque sia la sua destinazine. E salviamo quell'arte minore che è l'arte del fumetto.
3 commenti:
Che l'italia sia un paese del cazzo si sapeva ma che addirittura dei fumettari non riescano a gestire un'attività che molte persone appassionate come me si darebbero fuoco pur di avere tra le proprie mani è feramente il fondo! siete delle chiaviche! RESET!
Perché togliere il post? E' stato un sempre più raro esempio giornalismo d'inchiesta, soprattutto a livello locale dove le collosità, le vicinanze e i complici silenzi sono ancora più difficili da battere. Sono deluso... ma continuo a esservi grato per questo preziosissimo intervento.
Al di là delle mie personali opinioni sul Museo del fumetto e le relative polemiche (su cui prima o poi vi invierò una mail a parte), il fatto che vi siate fermati per riflettere è, a mio parere, un atto davvero molto serio, molto professionale, molto coraggioso e, purtroppo, molto raro. Per quanto possa contare, avete tutta la mia stima. Grazie.
Alfredo Castelli (di Martin Mystère)
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